Monteriggioni
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Monteriggioni è un borgo caratteristico in provincia di Siena, nato su un’antica fattoria longobarda, sorto agli inizi del 1200 per ordine della Repubblica di Siena come avamposto militare a difesa della sua acerrima nemica Firenze…

Un’ingegneria militare e costruttiva talmente efficace da non essere stato mai conquistato e degno di essere menzionato da Dante come metafora  per la sua inespugnabilità: «… come in su la cerchia tonda Monteriggion di torri si corona, così la proda che ‘l pozzo circonda torregiavan di mezza la persona li orribili giganti… » ( Dante Alighieri – Inferno – Canto XXXI)…

Rimasto intatto il suo fascino medioevale, questo borgo più di ogni altro ha mantenuto nei secoli la sua caratteristica originaria, non essendosi mai sviluppato urbanisticamente come invece è successo per gli altri borghi vicini. Monteriggioni infatti non svettava rispetto agli altri per la valenza mercantile o la produzione agricola, pertanto con i tempi di pace i mercanti ed i contadini tornarono a far affari nelle piazze da sempre dedita a tale attività…

Qui si gode di un fascino medievale differente, fatto di una cinta muraria intatta, che si snoda circolarmente come una chierica sopra un colle, intervallata da ben 14 torri e 2 sole porte di accesso: una lato Siena e una lato Firenze…

Per il resto l’interno è relativamente spoglio, fatto da “campi” dediti alle storiche esercitazioni ed alla coltivazione per il sostentamento dell’esercito, da strutture per l’alloggio dei soldati e per i cavalli, dal palazzo del potere e dalla chiesa per la sollevazione dello spirito…

Sebbene oggi abbia la propria realtà economica e produttiva, Monteriggioni è un comune “distribuito”, dove sia il palazzo comunale che i propri cittadini sono al di fuori della cinta muraria, mantenendo così l’originalità del castello che nei secoli è diventato un’attrazione turistica di rilievo, per la sua valenza storica, per la superba conservazione ed anche per le numerose leggende che lo avvolgono. Si narra infatti che esistono cunicoli sotterranei che collegano il castello con le fortificazioni vicine e che il castello sia infestato dal fantasma di  Bernardino Zeti

Immagine dal web (traveltripjourney.blogspot.com)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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