Il fagiolo di Sorana
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Prodotto nell’omonimo borgo nelle colline di Pescia, il fagiolo di Sorana è un prodotto eccellente che possiede un gusto unico nel suo genere. Perlaceo, piccolo e dalla buccia sottilissima, viene coltivato in piccoli fazzoletti di terra lungo il torrente Pescia, pochi ettari di “terre nuove”, così chiamate perché bonificate dai Medici tra il Cinquecento e il Seicento…

L’area di riferimento è chiamata la “svizzera pesciatina”, per l’assomiglianza dell’ambiente a quello d’oltralpe, un territorio arrampicato sulle colline, complice il terreno sabbioso povero di calcio ed un clima idoneo con brinate al primo mattino, poi un bel sole caldo mitigato anche  dai venti di scirocco, che rappresenta l’habitat ideale per la coltivazione del fagiolo…

Una pianta rampicante che si erge fino a quattro metri d’altezza, ne esistono due specie: il bianco ed il rosso che sebbene si differenzino per il colore e per la dimensione, entrambi si accomunano per l’essere teneri e delicati, con una buccia sottile e liscia che dopo una cottura adeguata si fonde alla polpa…

Dall’alto valore energetico, con un alto contenuto proteico e un discreto apporto di sali minerali, è gustoso ed estremamente digeribile. La miglior cottura è quella “al fiasco”, ovvero cotti in fiaschi di vetro, poi sostituiti con contenitori più appropriati dalla bocca larga che a Pescia chiamano “gozzi”…

Si uniscono ai fagioli acqua di fonte, uno spicchio d’aglio e salvia. Vengono quindi cotti a fuoco lento ed al termine della cottura si condiscono con un filo d’olio extravergine di oliva toscano e per chi vuole, una macinata di pepe bianco fresco…

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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