Abbazia di Vallombrosa
L’Abbazia di Vallombrosa nasce nei primi anni del mille quando un nobile fiorentino, Giovanni Gualberto, monaco novizio, decise di lasciare il Monastero di San Miniato per cercare un luogo più isolato dove raccogliersi…
Dopo un incontro con San Romualdo, fondatore dell’eremo di Camaldoli, venne seguito da una schiera di monaci che lo elessero loro superiore. Nasce così l’Abbazia di Vallombrosa, realizzando la congregazione dei monaci vallombrosani, fedeli a San Benedetto e seguaci del detto “ora et labora”…
Venne scelta una località denominata “Acquabona”, situata nella splendida Foresta di Vallombrosa, talmente curata nei secoli dai monaci benedettini da essere oggi una ‘Riserva Biogenetica Naturale’…
Partiti da un oratorio in legno, nei secoli il monastero si è sempre più ingrandito, tanto da diventare un importante centro religioso ed economico, talmente rilevante da essere stato il bersaglio del saccheggio avvenuto dall’esercito di Carlo V. Con la sventurata vicenda, venne dotato successivamente sia di una torretta che del muro di cinta per difendere gli arredi e i libri più preziosi…
Viene soppresso in epoca napoleonica per poi essere riaperto nel 1817 dal Granduca Ferdinando, ma con il Regno d’Italia i monaci vengono nuovamente sfrattati per lasciare spazio all’Azienda Forestale. Solo nel 1949 i benedettini riusciranno a tornare in pianta stabile nell’Abbazia…
Immagine dal web (anagrafebbcc.chiesacattolica.it)