Torre del Mangia
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Realizzata in mattoni rosso Terra di Siena e marmo bianco, la Torre del Mangia è la terza torre antica più alta in Italia, dominando con i suoi 102 metri la meravigliosa Piazza del Campo…

Sebbene parta da un dislivello più basso, la torre campanaria comunale raggiunge in altezza il campanile del vicino Duomo, come a significare che sia raggiunto l’equilibrio tra il potere celeste e quello terreno, senza che nessuno dei due superi e si imponga sull’altro…

Folcloristica è anche la storia che avvolge il suo nome. In tutta la Toscana è abitudine bonaria trovare dei soprannomi, a volte dispregiativi, che evidenziano le caratteristiche della persona chiamata. A questo non poteva essere escluso uno dei primi campanari della torre…

Si chiamava Giovanni di Balduccio, ma per tutti era il “Mangia”, famoso in città per i suoi sperperi e i suoi vizi legati soprattutto alla cucina. Sembra poi che tale sua attitudine non gli fornisse certo un fisico adatto al continuo sali-scendi per i quattrocento scalini della stretta scala campanaria, pertanto voce di popolo narra che preferisse stare in Piazza del Campo ad ingaggiare le gare tra i piccoli senesi nel suonare la campana ogni ora…

Tale incarico durò ben poco, un po’ per la sua “negligenza” ed un po’ perché Siena volle già nel 1360 avere uno dei primi orologi meccanici sincronizzati con il barrito della campana. Balduccio venne perciò sostituito da un’automa con sembianze umane, prima di legno, poi d’ottone, poi di travertino fino a che non venne installato un martelletto, ma per i senesi continuò ad essere il Mangia, tanto famoso da aver battezzato anche la loro magnifica torre…

Immagine dal web(wikipedia.org – David McSpadden)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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