Scuola Normale Superiore di Pisa
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Un caposaldo dell’istruzione d’eccellenza, sia in Toscana che nel mondo, una struttura veramente meritocratica, dove non contano né il voto di maturità, né il voto di laurea, né altri titoli pregressi; qui si accede solo attraverso un concorso altamente selettivo, costituito da prove scritte e orali…

Nasce nei primi anni dell’Ottocento sotto il regime napoleonico, ma dopo con l’abdicazione di Napoleone, viene rifondata dal Granduca Leopoldo II di Lorena mantenendo la funzione originaria, ovvero quella di scuola adatta alla formazione degli insegnanti delle scuole medie superiori… la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Una scuola dove il temine “normale” indica la preparazione alle norme, dove si insegna ad insegnare, dove lo scopo è quello di sfornare professori altamente qualificati, dove convivono in forma di collegio docenti, ricercatori e studenti che svolgono attività di studio, di ricerca e di laboratorio…

Accoglie le facoltà di lettere e filosofia, scienze matematiche, fisiche e naturali e nel corso degli anni ha formato premi Nobel quali Enrico Fermi, Carlo Rubbia, Giosuè Carducci e due presidenti della Repubblica Italiana quali Giovanni Gronchi e Carlo Azeglio Ciampi…

Pochissimi i posti per entrare, il primo anno sono di solito 30 per la classe di scienze e 24 per quella di lettere e filosofia. Una volta entrati, i “normalisti” sono a tutti gli effetti degli studenti dell’Università di Pisa, ma devono mantenere una media del 27, sostenere un colloquio annuale di idoneità e la frequenza di due corsi complementari all’anno…

Per il resto la scuola fornisce ai suoi allievi vitto, alloggio, il rimborso delle tasse universitarie e un modesto contributo economico mensile…

Immagine (territoridel900.wordpress.com)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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