Rocca di Ghivizzano
Dillo ad un amico...

I primi documenti certi sull’esistenza della Rocca di Ghivizzano si hanno nel 983 dC, quando si attesta la presenza di una torre di guardia di proprietà della famiglia longobarda dei Ronaldinghi…

Divenne uno dei più importanti presidi militari medioevali della Media Valle del Serchio e successivamente, alla funzione di controllo del territorio circostante, del sistema viario e di attraversamento del fiume, per un lungo periodo divenne anche una residenza di signorie ed “ufficio” per esercitare il diritto di esazione di tasse e gabelle…

Alta venticinque metri e finestrata con arco romanico, anticamente era coronata con otto merli, ma successivamente quelli centrali sono poi scomparsi. Il piano terra era dedicato alla guarnigione ed al magazzino, mentre il primo e secondo piano dedicati alla zona giorno e alla zona notte…

Nel Trecento poi Castruccio Castracani, provvide a rafforzare la rocca con solide mura di cinta, fece realizzare una chiesa dedicata a San Martino ed un palazzo signorile per le proprie necessità, ma che negli anni successivi servirà da alloggio anche a vari personaggi illustri avversari…

Arrivati poi gli anni di pace e realizzata una stabilità politica, il paese perse il suo scopo originario e nei secoli il borgo è riuscito a mantenere inalterata la sua struttura medievale, con il suo centro storico caratterizzato da stretti e tortuosi vicoli medievali, disposti prevalentemente a semicerchio…

Oggi è conosciuto anche come il “Castello dei Norcini” in quanto ha mantenuto sia il suo aspetto originario che la sua antica tradizione gastronomica (ahimè sempre meno seguita) che si mostra nel suo massimo splendore nelle feste estive lungo il muro di cinta…

Immagine dal web (mototuristapercaso.blogspot.it)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

Leave a Comment