Pecorino della Montagna Pistoiese
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Meno celebre rispetto ad altri suoi illustri compagni di regione, il Pecorino della Montagna Pistoiese non è per questo inferiore a nessuno anzi, è una piacevole scoperta nel ritrovare un prodotto caratteristico per bontà, qualità e tipicità di lavorazione, tanto da essere diventato un presidio SlowFood…

Come detto più volte, la qualità di un prodotto non inizia dalla sapiente lavorazione della materia prima, ma ben prima da un’allevamento coscienzioso e rispettoso dell’animale produttore…

In questo caso si parla della Pecora Massese, una razza tipica dal manto grigio piombo, pelo nero lucido e corna scure a spirale. Allevate prevalentemente allo stato semi brado, la loro alimentazione è fatta da fieno, mais, crusca e avena in inverno, e da erbe spontanee della montagna pistoiese in estate…

Vengono realizzati vari tipi di prodotti, come la ricotta, il raviggiolo e tre tipi di pecorino: il fresco stagionato venti giorni, bianchissimo dalla pasta pressoché assente, l’abbucciato stagionato un mese giallo paglierino morbido e quello da asserbo che ha una stagionatura variabile da tre mesi ad un anno…

La pasta si presenta bianco avorio e secondo la stagionatura, si percepiscono aromi, consistenze e profumi diversi. Mentre nel fresco si trova il profumo di latte ed al palato è dolce e pastoso, man mano che la stagionatura avanza i profumi ed i sapori diventano sempre più intensi ritrovando i profumi del pascolo, del fieno, dell’erba ed al palato diventa sempre più intenso con anche delle note piccanti…

In base al pecorino scelto, molti sono gli abbinamenti a tavola passando dal classico miele, alla frutta, alla polenta fin anche con i tradizionali necci pistoiesi…

Immagine dal web (alice.tv)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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