Lupo Mannaro di Pontremoli
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In Lunigiana, una lingua di terra toscana che si allunga tra la Liguria e l’Emilia, nel meraviglioso borgo di Pontremoli, si narra che il castello del Piagnaro sia abitato sin dai tempi antichissimi da un lupo mannaro, un licantropo…

Come i suoi simili, si dice che nelle notti di luna piena emetta il suo lacerante ululato cominciando a girovagare per gli stretti vicoli del paese in cerca di una preda, meglio se giovane. Ad accompagnarlo nel suo girovagare notturno, un gruppo di cani randagi che lo seguono come se fosse il loro capo branco…

Attratto dai luoghi più bui e disabitati, cerca di entrare nelle case salendo le scale, ma fortuna vuole che non sia in grado di salire più di tre gradini, perciò dopo qualche tentativo è costretto a rinunciare emettendo orribili ululati…

Si narra che avesse la forza di sette uomini e che se lo si guardava negli occhi si moriva immediatamente di paura. Le madri mettevano in guardia i propri figli e raccomandavano loro di non uscire per il paese la sera quando c’era la luna piena, ma di starsene in casa e sprangare bene la porta…

Una leggenda che oggi fa sorridere i più, ma che ben rappresenta il clima fantastico che avvolgeva un tipico paese medioevale, dove era difficile stabilire il confine tra il reale e l’irreale e molti erano influenzabili da una dilagante ignoranza o semplicemente perché le madri, per tenere buona la folta prole, raccontava storie terribili. Magari non c’erano i licantropi, ma i briganti si… oppure no?! Auuuuuuuuuuuuuuu……

Immagine dal Web (amaranthus.forumfree.it)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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