Grotta del Vento
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Letteralmente immersa nel Parco delle Alpi Apuane in Garfagnana, la Grotta del Vento è una tra le più importanti e folcloristiche attrazioni geologiche d’Europa…

Sul fondo del Canalone di Trimpello, a breve distanza dal borgo di Fornovalasco nel comune di Vergemoli, era noto sin dal Seicento un “foro soffiante”, ovvero un buco nel terreno da dove usciva un vento gelido. Tale fenomeno, data la mancanza d’interesse nell’approfondire, alimentata anche dalle credenze popolari, rimase fine a se stesso come un fenomeno prodigioso, utilizzato dagli abitanti del luogo come un frigorifero naturale, avendo realizzato sopra di esso una capanna dove conservare i cibi…

Solo nell’Ottocento una bambina del luogo ebbe una breve avventura entrando nel buco, alimentando l’interesse dei giovani compaesani che pensarono di allargarlo dando vita alla prima esplorazione. Una ricognizione di appena venti metri dall’ingresso, in quella che ora viene chiamata la Sala dell’Orso, e subito terminata per la mancanza di attrezzature e per la paura dell’incontro con esseri mostruosi e demoniaci…

Calmati gli animi, le spedizione permise al contempo d’ottenere una “dispensa” più grande ed una sempre maggiore popolarità grazie alla spettacolare visione del fenomeno carsico scoperto…

Solo nel 1929 avviene la prima e vera spedizione speleologica, addentrandosi per 60 metri e sempre più negli anni successivi entrando nel ventre della montagna, fino ad oggi per cui se ne conosce un estensione di oltre quattro chilometri e mezzo di gallerie. Ad oggi restano inesplorate almeno una ventina di diramazioni e data la presenza del forte vento, è immaginabile che esista un’altro ingresso tutt’ora sconosciuto…

Battezzata per la sua caratteristica originaria, all’ingresso il vento raggiunge i 40 chilometri orari, la grotta è ricca di stalagmiti, stalattiti, colonne e corsi d’acqua, con sale affascinanti per la loro singolare costruzione geologica tanto che negli anni è stata attrezzata diventando un luogo turistico magico ed affascinante…

Oggi i visitatori possono scegliere tre itinerari diversi per lunghezza e difficoltà, dove il più lungo dura tre ore e permette di esplorare oltre due chilometri di gallerie raggiungendo una profondità di 83 metri con una temperatura di 11 gradi e il 99% di umidità…

Immagine dal web (pruneta.com)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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