Galileo Galilei
Dillo ad un amico...

Universalmente noto come il padre della scienza moderna, Galileo Galilei è tra i più grandi studiosi della storia dell’umanità e molti sono i suoi doni lasciati ai posteri, spaziando dalla filosofia all’astronomia, passando anche per la matematica…

Nato da un’importante famiglia pistoiese ma nel tempo decaduta, Galileo ebbe un’infanzia difficile e tormentata e nonostante il padre lo volesse medico, lui non intraprese quella carriera perché fortemente attratto dalla matematica e per la quale spiccava sin da subito per la sua grande genialità…

Formato con la convinzione del fatto che la matematica, la fisica e tutte le discipline tecnologiche non fossero scienze astratte, ma delle arti che servissero a risolvere dei problemi reali, visse anche mezzo secolo dopo la scoperta di Amerigo Vespucci, in un epoca dove molto veniva messo in discussione dagli studiosi, forti del fatto che fosse stato scoperto un nuovo mondo che secondo la Chiesa non doveva esistere…

Era infatti fortemente convinto e sostenitore dell’indipendenza della scienza rispetto alla fede, ritenendo che la natura fosse governata dalle leggi fisiche e non da quelle spirituali. Diceva: «… la filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo)… ma non lo si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, nei quali è scritto… Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola…»

Tale atteggiamento ovviamente non era ben visto dalla Chiesa e pertanto Galileo, per non avere problemi in un epoca che sebbene fosse il Rinascimento non era certo la pace dei sensi, inizialmente non si espose più del dovuto diventando uno scienziato parafrasato come “genio” e “ribelle”…

Successivamente, forte della propria convinzione e travolto dalla fervente eccitazione intellettuale dell’epoca, volle sovvertire anche quella regola che allora sembrava la più “visionaria”… la terra gira intorno al sole e non è piatta. Tale teoria mise nel ridicolo la Chiesa entrando rapidamente nel mirino dell’Inquisizione. In breve tempo venne accusato di eresia ed essendo un celebre professore universitario, il Clero certo non poteva lasciare dubbi sulle sue ipotesi, pertanto lo costrinsero a ritrattare le sue teorie umiliandolo…

Morì senza poter godere di quello che aveva scoperto, ma il tempo gli diede ragione. La Chiesa infatti, priva di strumenti per distruggere le nuove teorie incalzanti, cominciò un lento processo di modernizzazione che si concluse solo dopo 359 anni nel 1992, quando papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle scienze, dichiarò riconosciuti “gli errori commessi” su Galileo Galilei…

Immagine dal web (haikudeck.com)

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