Fungo del Monte Amiata
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La raccolta dei frutti del sottobosco è un’attività antichissima che si perde nella notte dei tempi e nel caso del Fungo del Monte Amiata è documentata già nel Seicento, quando i cercatori raccoglievano i funghi per portarli a dorso d’asino fino al mercato di Siena…

Posto a sud-est nel territorio toscano, il massiccio del Monte Amiata è una zona montana che rispetto alle restanti aree sorelle si differenzia per morfologia e clima. Con un terreno di origine vulcanica, l’area passa da una quota collinare fino a toccare una quota di 1738 metri slm e con un clima fortemente influenzato dal mare, diventa un ambiente caratteristico dove orde di cercatori si gettano anche settimanalmente alla ricerca del proprio tesoro…

Dati tutti questi differenti fattori, molti sono i terreni e le varietà di piante presenti, pertanto diventano molteplici le specie micologiche da cercare in tutto l’arco dell’anno. Passando dalla grande varietà di porcini ai galletti, dagli ovuli ai prataioli, fino ad arrivare perfino al tartufo dove Castell’Azzara si sta facendo portabandiera…

Selvaggia ed incontaminata è un’area che ha mantenuto il suo aspetto originario a discapito di uno sviluppo urbano, ma a metà del secolo scorso si è votata al turismo e pertanto oggi molte sono le strutture ricettive a servizio dei turisti…

Immagine dal web (prolocoabbadia.it)

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