Colonnata
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Incastonato nelle Alpi Apuane carrarine, Colonnata è un piccolo borgo antico di 300 anime che non svetta per le bellezze architettoniche o per i paesaggi mozzafiato tipici toscani, ma per essere il paese più famoso al mondo con la maggior eccellenza pro capite. Qui sono infatti prodotti due prodotti sopraffini, unici nella loro perfezione e tali da essere esportati internazionalmente: il Lardo di Colonnata ed il Marmo di Carrara…

Sebbene il suo volto architettonico non lo faccia comparire la sua storia è molto antica, venne infatti fondato dai romani nel 40 a.c. proprio per l’estrazione del marmo, utile per realizzare monumenti ed adornare i palazzi patrizi e luoghi di culto. Un prezioso elemento noto fin dall’antichità il cui successo non si è mai arrestato, nonostante la parte buia del medioevo, trovando ancor più slancio nell’epoca rinascimentale grazie ai Medici che, amanti del bello e della cultura, vollero adornare i propri palazzi facendo la fortuna degli scultori toscani come Brunelleschi, Donatello, Michelangelo e molti altri che hanno fatto poi scuola in tutto il mondo…

Proprio da quest’eccellenza nasce inevitabilmente la seconda. Data la sua natura montana, Colonnata non è certo un borgo particolarmente adatto alla coltivazione intensiva e pertanto l’allevamento era la forma maggiormente diffusa per il sostentamento. Comunemente erano presenti gli ovini come la Pecora Massese, i bovini come la Mucca Pontremolese (particolarmente adatta al trasporto dei blocchi di marmo), ma soprattutto il maiale che di questo “non si butta via niente”…

Grazie a questa forma di allevamento e con la mancanza di sistemi di conservazione, nasce nella gente del luogo l’idea di un nuovo metodo di stagionatura per tutti i salumi, fra i quali il lardo. Vengono realizzate pertanto delle conche di marmo dedicate esclusivamente alla conservazione degli alimenti che venivano poste in luoghi freschi. Queste riuscivano a preservare i prodotti sia dagli attacchi degli animali che dalle temperature eccessive, garantendo sempre un perfetto habitat di conservazione…

Un borgo popolato da cavatori, gente rude, semplice ed instancabile che faceva un lavoro greve e faticoso, bisognosa di un’alimentazione povera ma energetica, che trovò nel lardo l’elemento perfetto. Buono sia nelle zuppe che nei piatti della sera, diventava ideale affettato sottile e messo dentro delle pagnotte rustiche, magari con un pò di pomodoro maturo, come pranzo al sacco…

Lontani dalle dolci colline e dagli aspetti delicati, questa è un’altra Toscana, fatta da paesaggi aspri e taglienti, da sapori delicati ma intensi, da gente conviviale ma sanguigna ed esempio tipico del fatto che ogni paese è da scoprire oltre le architetture tipiche, dove in questo caso le attrazioni da visitare sono le cave di marmo e le larderie che popolano il paese…

Immagine dal web (panoramio.com – bep69)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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