La Chianina
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La Chianina è una razza bovina autoctona del sud della Toscana, della Val di Chiana, con un origine antichissima in quanto allevata più di duemila anni fa già dagli Etruschi, sia per la grande forza nel lavoro dei campi che per l’ottima carne…

Talmente ben voluta da essere oggetto di culto, grazie alla sua gigantesca mole e al suo candido mantello bianco, era decantata e glorificata tanto da essere utilizzata nelle cerimonie fastose quale portatrice di carri trionfali ed eletta quale degna rappresentante delle caratteristiche del popolo etrusco…

Viene ereditata dai romani mantenendo intatta la sua natura mistica ed attraversa i secoli rimanendo sempre un premio ambito, come nel Calcio Storico Fiorentino, e tutt’ora presente nelle celebrazioni festose, come nel Palio di Siena o nello scoppio del carro a Firenze con la colombina…

Un insostituibile compagno di lavoro nei campi toscani, la chianina ha permesso fino all’inizio del secolo scorso lo sviluppo agricolo in Toscana sia nella pianura che nelle accidentate colline e con l’avvento della meccanizzazione, il suo ruolo di animale da lavoro è andato inevitabilmente a scomparire…

È una razza che non si adatta bene ai sistemi di allevamento intensivi perché raggiunge la maturità per la macellazione a pesi elevati, con tempi di ingrasso più lunghi di altre razze da carne. È invece molto adatta al pascolo e pertanto con una vita divisa tra la stalla e l’aria aperta e con un’alimentazione variegata, fanno si da ottenere una carne succulenta, tosta e saporita…

Un successo internazionale, tanto da essere stata esportata in ogni angolo del mondo ed utilizzata sia in purezza che come incrocio su razze locali. Fornisce una carne magra, con infiltrazioni di grasso tra le masse muscolari, accentuandone il sapore tipico, tanto da essere stato istituito il marchio IGP a tutela del “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” e da essere l’elemento essenziale per un’altra celebrità quale la bistecca alla Fiorentina…

Immagine dal web (flickr.com – Stefano Paolessi)

Written by Francesco Ghezzi

Appassionato tanto di tecnologia quanto di folclore e tanto di innovazione quanto di tradizione, sono convinto che la storia di oggi sia stato il futuro di ieri, e lontano dal linguaggio accademico, racconto la modernità dei simboli del passato come fonte d'ispirazione e slancio verso il progresso... La curiosità, il sapere ed il voler fare sono aspetti che hanno mosso l'uomo nei corso dei secoli: « Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza », pertanto quanto moderni sono Galileo, Leonardo da Vinci, Marconi, Meucci e molti altri ? Poi "Dobbiamo porci una domanda: voglio aiutare la comunità che mi stà intorno a migliorare?"(N.Mandela). Il futuro è nella condivisione... più persone conoscono e partecipano ad un progetto e migliore sarà lo sviluppo dello stesso.

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