Cenci, Strufoli, Frappe, Chiacchiere
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Strufoli, chiacchiere ma anche frappe o stracci, sono tutti nomi che vanno ad indicare dei dolcetti tipici che adornano le tavole nel periodo di carnevale e che nella Toscana centrale sono chiamati cenci per il loro aspetto grinzoso…

Difficile da dire la loro origine, ma quello che è certo è che affondando le proprie radici fin anche a toccare il periodo tardo etrusco e che erano consumati con del miele in un particolare periodo dell’anno legato ai cicli naturali. Venivano chiamati “frictilia” ed erano delle leccornie fritte nel grasso di maiale che a quei tempi facevano bella mostra di se in banchetti festosi realizzati per salutare l’inverno ed accogliere la primavera…

Nati quindi molto probabilmente in Toscana, vista l’origine, sono stati poi acquisiti dai romani che con il loro vasto Impero li hanno esportati in tutte le regioni italiane battezzandoli a loro piacimento…

Hanno attraversato poi i secoli, passando da banchetti ed epoche diverse, deliziando sia i signori che il popolo e rimanendo pressoché immutati. Farina, zucchero, burro, uova ed inevitabilmente del Vinsanto, per realizzare un impasto semplice da tirare a mano e poi friggere in abbondante olio…

Dei dolcetti talmente diffusi da essere inseriti anche nella bibbia sacra della cucina di Pellegrino Artusi che, romagnolo di nascita ma toscano d’adozione, indica proprio come Cenci…

Immagine dal web (illaboratoriodelletorte.ifood.it)

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