Bettino Ricasoli
Noto con il soprannome di “Barone di Ferro”, Bettino Ricasoli fu un uomo d’affari e un grande innovatore nel campo delle tecniche agricole (sua è la formula originaria del vino Chianti), fondò il giornale “La Nazione” e rivestì anche importanti cariche politiche, dopo aver contribuito all’unificazione d’Italia…
Una storia molto affascinante, di un uomo di successo ma con una forte personalità, talmente sanguigna che dei racconti tramandati lo ricordano come un uomo molto duro, dagli scarsi valori morali, con la bramosia di accrescere il proprio patrimonio senza molti riguardi verso il prossimo…
Morto Cavour fu presidente del Consiglio ma, amareggiato e deluso per non aver potuto risolvere la questione romana fra il Regno Italiano e la Santa Sede, tornò definitivamente a Brolio nel Chianti dedicandosi completamente all’agricoltura…
Studiò la mescolanza e le proporzioni dei migliori uvaggi per ottenere il miglior vino adatto all’esportazione e all’invecchiamento. Ci riuscì… una formula rimasta intatta per oltre cento anni, era costituita da vitigni tutti Toscani, prevalentemente Sangiovese, Canaiolo (vitigni a bacca rossa) con una piccola percentuale di Trebbiano toscano e Malvasia del chianti (vitigni a bacca bianca) per rendere il vino più morbido, gradevole e beverino…
La mattina stessa del giorno in cui poi morì, propose ad un celebre esportatore di cedergli tutta la riserva di chianti classico purché avesse assunto l’impegno di far conoscere tale vino largamente in Inghilterra e di estenderne il consumo…
Maledetti Toscani… l’inferno in bocca ed il paradiso nelle mani…
Ringrazio per la collaborazione Leonardo
Immagine dal web (agenziaimpress.it)